Metafonia e Chiesa - Metafonia

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Metafonia e Chiesa

Spero che non ti dispiaccia,
Spero che non ti dispiaccia
Che abbia messo per iscritto
Come è meravigliosa la vita
Ora che ci sei (di nuovo)
Tu nel mio mondo
Elton John

 
Metafonia: che ne pensa la Chiesa

 
“Tutti sanno che una cosa è difficile da realizzare finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza (Albert Einstain)
 
 


Correva l’anno 1952. Milano , 17 Settembre, laboratorio di fisica sperimentale, università Cattolica. Due uomini, Padre Gemelli e Padre Ernetti, cercavano di ottenere un suono puro da un canto gregoriano utilizzando un magnetofono a filo, quando, per l’ennesima volta, il filo si spezzò.

 
“papà aiutami” esclamava Padre Gemelli, cosa che faceva molte volte quando era in difficoltà, chiedendo aiuto al Padre defunto. Questa volta, dal magnetofono, prima dei canti gregoriani, giunse una risposta da una voce che Padre Gemelli riconobbe: era quella di suo padre, ma suo padre era morto. “Certo che ti aiuto, sono sempre qui con te, testone”. Restò di sasso. Testone lo chiamava sempre suo padre… nessuno lo sapeva, tranne lui e la sua famiglia. Ma allora … cosa significava tutto questo …. Padre Ernetti, invece, aveva capito … ricordava d’aver letto da qualche parte che anche Guglielmo Marconi ed Edison avevano notato voci anomale inserirsi durante alcune normali trasmissioni radio …

 
I due sacerdoti decisero di andare a Roma e parlare col Papa Pio XII per riferirgli l’accaduto ed ascoltare il suo autorevole parere. Con loro grande sorpresa il Papa così parlò: “l’esistenza di queste voci è un fatto rigorosamente scientifico e che nulla ha a che vedere con lo spiritismo: il registratore è totalmente obbiettivo, riesce a registrare le onde sonore da qualunque posto provengano, questo esperimento potrà diventare la pietra angolare di studi scientifici, che rafforzeranno la fede della gente nell’aldilà”.

 
Il 12 giugno 1959 Friedrich Jurgerson, svedese regista di documentari, nella campagna di Stoccolma, aveva collocato alcuni registratori, con lo scopo di registrare il canto degli uccelli e i rumori del bosco di notte, che gli occorrevano per alcuni suoi documentari. Il giorno dopo, riavvolgendo il nastro del registratore, udì la voce di sua madre defunta, che lo chiamava per nome: Friedrich, mio piccolo, sono io, la mamma”.

 
Da allora egli si dedico con passione alla ricerca metafonica, raccogliendo migliaia di voci di trapassati, alcuni amici, altri sconosciuti. Qualche tempo dopo conobbe Konstantin Raudive , romanziere e filosofo lettone, che divenne uno dei più grandi studiosi del fenomeno, assieme alla moglie Zenta, raccogliendo circa 8000 voci. Poi , per citare uno dei più famosi, si aggiunse Marcello Bacci di Grosseto, e tanti altri ancora.

La Chiesa
La Chiesa è molto prudente in questo campo, ma una cosa è la prudenza, motivata da una preventiva, seria indagine sul fenomeno, una cosa è il bigottismo prevenuto e fine a s’e stesso di alcuni sacerdoti, che risulta antiscientifico e antiquato, cristallizzato in dogmi ormai anacronistici del tipo: la Bibbia vieta ogni forma di negromanzia.    La negromanzia è una pratica molto antica che consisteva nell’interagire coi trapassati per conoscere eventi futuri, interrogandoli spesso su questioni di carattere prettamente terreno e materialistico, spesso per avere anche dei vantaggi di ordine economico o materiale. Sicuramente no è bello cercare un contatto coi propri cari per chiedere i numeri del lotto o come vincere la schedina o come truffare il proprio socio e accaparrarsi dei suoi proventi, ma un contatto sincero dettato da motivi spirituali o da una sincera ricerca scientifica, o per dare consolazione e certezza a chi è afflitto da un lutto devastante, non può e non deve essere ostacolato da anatemi generalizzati del tipo: sono tutte cose che provengono dal demonio, o : sono tutti trucchi, o con l’immancabile, ostinata frase: i morti non si disturbano.

A me risulta invece tutt’altro.

Dopo 5 anni di metafonia e centinai di messaggi ricevuti, ti posso assicurare che essi sono vivi più che mai e desiderosi di comunicare per farci conoscere il loro stato e che in alcuni casi sono essi stessi che procurano le occasioni, le conoscenze, i mezzi e il tramite per comunicare. Penso che se li disturbassimo, ce lo direbbero. Noi non abbiamo il potere di fare venire al registratore chi non vuole venire. Io in tutti questi anni no ho mai ricevuto un messaggio con le parole “mi hai disturbato”.

Grazie all’enorme messaggistica acquisita fino ad oggi, posso serenamente affermare che, al di là della morte fisica, il nostro vero sé, la nostra coscienza, sopravvive e conserva la capacità di esprimere con efficacia e intensità sentimenti, affetti e ricordi.

Quindi , stanne certo, loro non si sentono disturbati. Ma , come dici Einstein, è più difficile disintegrare un pregiudizio che un atomo.

Dopo di chè, direi a certi preti dalla mente chiusa, (per fortuna non più tanti) , che combattono con tutte le loro forza e per partito preso ogni forma di comunicazione, serie e sincera con l’altra dimensione:

1) La Chiesa basa quasi tutti i suoi insegnamenti sul Vecchio e Nuovo Testamento, giusto ?

2) Ma il Nuovo e Vecchio Testamento, a loro volta non sono altro che il frutto di comunicazioni ricevute dal mondo degli spiriti: Mosè che parla con Dio, i profeti e mistici di ogni tempo che riferiscono quello che viene loro comunicato da Dio, o dagli Angeli, o da Gesù; i Santi che, quando erano sulla terra parlavano delle loro comunicazioni, e visioni con mondo spirituale, la Madonna, a cui un Angelo annunciò il concepimento di Gesù, i discepoli, che ricevettero lo Spirito Santo sotto forma di lingue di fuoco, che videro posarsi sul loro capo, Sant’Antonio e San Pio che parlavano e tenevano in braccio Gesù Bambino, e potrei citare centinai ancora di altri esempi. Per non parlare di tutte le apparizioni della Madonna a Lourds, a Fatima, a Medjugorje, e di tutto quello che riferiscono i veggenti , non sono forse tutte queste, comunicazioni col mondo dello Spirito ?

3) E allora come la mettiamo ? come diceva Padre Greber,* autorevole assertore della liceità dei contatti coi trapassati: questi miei colleghi dalla mente chiusa, evidentemente segano il ramo su cui loro stessi stanno seduti.

Ed ancora, Padre Francois Brune (autore del libro i morti ci parlano best seller mondiale,): “non penso che si possano in eterno confondere tutte le situazioni ed attenersi ancora alla lettera agli antichi divieti del Vecchio Testamento, facendo cosi rischieremmo l’assurdo”. Seguendo infatti alla lettera tali divieti, risalenti alla legge ebraico mosaica, di millenni prima della venuta del Cristo, dovresti condannare a morte il tuo amico che ieri sera ha cenato con un piatto di molluschi, perché ha commesso abominio agli occhi di Dio, ho decapitare il tuo vicino di casa, infermiere di turno in ospedale, perché è andato a lavorare di sabato.
Allora, continua Padre Brune, che la smettano di avvalersi alla lettera di frasi bibliche, isolandole dal contesto: “i fenomeni medianici esistono, sono fenomeni complessi e abbiamo il dovere di rifletterci sopra” .
Il cugino di Papa Pio XII, il Reverendo Prof. Gebhard Frei, socio e cofondatore dello Jung Institute , era uno stretto collaboratore di Raudive, che , come detto sopra, fu uno dei pionieri della ricerca. Il Reverendo dichiarò: tutto ciò che ho letto e sentito mi obbliga a credere che le voci provengono da entità trascendentali e individuali.
Papa Paolo VI appoggiava la metafonia. Egli caldeggiò molto il lavoro dello svedese Jurgenson , suo amico che, fra l’altro, aveva realizzato un film su di lui, e lo nominò Cavaliere dell’Ordine di San Gregorio.
Papa Giovanni XXIII fu profeta e mistico e credeva molto nella metafonia.


*Padre Greber, autore del libro “le comunicazioni col mondo degli Spiriti di Dio, le sue leggi e il suo scopo, esperienze personali di un sacerdote cattolico.


La Chiesa oggi.

Molti sacerdoti cattolici hanno dichiarato di credere nella metafonia, e che i contatti con gli spiriti buoni sono qualcosa di straordinario, non c’è ragione di temerli, né vedono in essi qualcosa di contrario agli insegnamenti della Chiesa Cattolica (Padre Pistone, Padre Andreas Resech, Padre Pasquale Magni (vedi filmato allegato), Padre Leo Sahuid, autore del volume: quando i morti parlano. Ma , una svolta fondamentale, a mio parere, è stata apportata con questa dichiarazione, fatta sulle pagine dell’Osservatorio Romano, giornale ufficiale della Santa Sede, da Padre Gino Concetti, eminente teologo del Vaticano: “secondo il catechismo moderno, Dio consente ai nostri cari defunti, che vivono in una dimora ultra terrena, di inviare messaggi per guidarci in certi momenti difficili della vita. La Chiesa ha deciso di non proibire più il dialogo con i morti, a condizione che questi contatti siano motivati da seri propositi religiosi e scientifici”
Conclusioni
La Chiesa , quale Organo Ufficiale, si sta rendendo conto, sta acquisendo consapevolezza del fatto che la scienza sta facendo progressi enormi che nessuno ha l’autorità di fermare. E le registrazioni metafoniche, come ben aveva compreso il lungimirante Papa Pio XII, sono anzitutto un fenomeno scientifico di onde elettromagnetiche che va ben studiato, indagato, approfondito e compreso.
Ed è molto stupido e infantile, oltre che totalmente antiscientifico, mettere la testa sotto la sabbia e liquidare il tutto dicendo che ogni cosa è un trucco o, peggio, che ogni cosa del genere provenga dal demonio. Solo chi è ignorante parla così, senza voler conoscere o leggere o sperimentare nulla in materia, convinto, nella sua sconfinata presunzione che è frode tutto quello che avviene se lui non è presente. Costui, per altro, provoca un enorme danno all’umanità tenendola nell’ignoranza e insinuando nelle menti più fragili e confuse mille tabù e mille paure e pregiudizi come facevano da bambini con noi, con la favoletta dell’uomo nero o del lupo cattivo.
Ci pensino, che riflettano su queste mie parole certi sacerdoti che, senza nemmeno sapere  di cosa stiamo parlando e senza un minimo di documentazione in materia, lanciano le loro filippiche contro la metafonia, dissuadendo tante mamme disperate dal trovare conforto nei dialoghi coi loro figli, in cielo. Concludo riportando le parole di un sacerdote che, dopo le prove sulla metafonia, rilasciava la seguente intervista (dal libro di Bander, 1973): “I fatti ci hanno dato la consapevolezza che fra la morte la resurrezione finale, c’è un altro stadio di esistenza post mortem , su cui purtroppo, la teologia cristiana poco ci dice. La Chiesa si rende conto del fatto che non può controllare l’evoluzione della scienza. Qui siamo di fronte ad un fenomeno scientifico, questo è il progresso, e la Chiesa è favorevole al progresso. Siamo contenti di vedere che la maggior parte dei rappresentanti della Chiesa ha adottato il nostro stesso atteggiamento: noi riconosciamo che l’argomento delle voci stimola l’interesse persino di coloro che hanno sempre sostenuto che non ci potessero essere prove in materia di vita dopo la morte. Questo libro di Peter Bander con i suoi esperimenti solleverà seri dubbi anche nella mente degli atei. E già questa è una buona ragione perché la Chiesa appoggi gli esperimenti. Una seconda ragione è la maggiore flessibilità adottata dal Chiesa nel Concilio Vaticano 2°, vogliamo mantenere una mentalità aperta su tutte quelle questioni che non contraddicono gli insegnamenti della Chiesa”.
E adesso, per finire, le stupende parole di Zenta, moglie e compagna di vita di Konstantin Raudive, anche lei convinta assertrice e sostenitrice della metafonia e della bontà dei dialoghi d’amore coi nostri cari: “E’ bello tutto ciò che unisce cielo e terra: l’arcobaleno, la stella cadente, i fiocchi di neve, ma soprattutto il sorriso di un bambino che non ha ancora dimenticato i prati del Paradiso”.

Nota ti consiglio di ascoltare, nel capitolo “registrazioni metafoniche”, le nuove registrazioni ricevute nel mese di Settembre 2017, ascolta ogni file più volte, possibilmente con una cuffia.


 

  



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